VNR Vinel lo Rouge 2021

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€19,00

Spagna - Catalogna

Varietà di uva: Vinel Lo

Capacità: 75 cl

Contenuto di alcol: 10.0°

2021

Vino rosso catalano ottenuto da un blend di vitigni autoctoni, fresco, fruttato e leggero.

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X

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Perlatura

Potente

Girare

Salinità

Asciutto

Tannico

Teso

Profilo tecnico



Caraffa: SÌ
Potenziale di invecchiamento: 5-10 anni
Temperatura di servizio: 10-12°C
Vinificazione:
Terreno:

Scopri di più sulla bottiglia...

VNR Vinel lo Rouge 2021

Partida Creus


Succoso e leggero, floreale e ricco di piccoli frutti rossi e neri, VNR Vinel lo Rouge è un vino quotidiano, di grande bevibilità, con una bella espressione fresca e note di melograno. Gli aromi sono ricchi di delicatezza e floreali, con un finale leggermente salino e molto vivace. Un classico "à la jura" morbido e iperfruttato, VNR Vinel·lo è un assemblaggio ricco e particolarmente riuscito di vitigni autoctoni: è composto da samsó (cinsault), garrut (mourvèdre), trepat, ull de perdiu, queixal de llop, sumoll e grenache noir, raccolti su terreni prevalentemente calcarei. La vinificazione di ogni varietà d'uva avviene individualmente in tini di acciaio inossidabile, l'assemblaggio avviene in seguito. Nessuna filtrazione, nessun additivo, nessun solfito aggiunto.

Scopri di più
Partida Creus è un'azienda importante, sia dal punto di vista vitivinicolo che storico: stiamo parlando della storia della vite in Catalogna. Massimo Marchiori e Antonella Gerosa, originari del Piemonte e persino delle Langhe, dove il vino è una vera eccellenza, hanno iniziato la loro carriera come architetti a Barcellona. Ma la passione per il vino li ha solleticati, e presto hanno abbandonato la grande città e la sua raffinatezza per i vigneti della Catalogna meridionale, a Bonastre, nel Baix-Penedés. Lì hanno trovato diversi vigneti abbandonati, piantati con una vertiginosa varietà di vitigni tradizionali catalani, che hanno recuperato con passione per salvare queste varietà, e i loro vini, dall'oblio. Per loro, non si tratta solo di salvare il loro patrimonio, no: è una questione di gusto e natura. Di vini naturali, che d'ora in poi non smetteranno mai di produrre su questi terreni sabbiosi, poveri, argilloso-calcarei o argilloso-ghiaiosi, poveri e scarsamente irrigati, dove le viti soffrono per produrre il loro succo migliore. Massimo e Antonella praticano una viticoltura biologica, biodinamica, interamente manuale e naturale per dare nuova vita a questi vini. Vinyater, sumoll, garrut, monastrell, ull de perdiu, ull de llebre, sumoll, queixal de llop, cariñena, trepat, ceciat parent, maccabeu, parellada, pansé, vinel·lo, bobal, cartoixà vermell o xarel·lo: è un vero e proprio conservatorio di vitigni autoctoni catalani quello che Partida Creus cura. Ci sono anche Moscatel, Grenache, Merlot e Cabernet (tra gli altri). Poche cantine possono vantare di coltivare così tante varietà di uva diverse. I vini riflettono questa diversità, con i viticoltori che si sforzano di trasmettere al meglio la firma del territorio e del vitigno: i monovitigni sono comuni, accanto ad assemblaggi molto ricchi, tutti negli stili cari alla Catalogna: vino fermo, spumante "ancestrale" e persino vermouth. Le bottiglie stesse sono opere d'arte: vetro nudo, semplicemente contrassegnate da due grandi iniziali stampate a stencil che indicano la cuvée. I vini, freschi, vibranti, lussureggianti ma sempre schietti e impeccabilmente succosi e fruttati, trasmettono vitalità. L'arrivo di un Partida Creus a tavola suscita sempre grida di soddisfazione.