Puligny-Montrachet Bianco 2021

Frédéric Cossard - Domaine de Chassorney

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13.5°

Varietà di uva:

Capacità: 75 cl

Annata: 2021

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Puligny Montrachet Blanc 2021

Frédéric Cossard


Frédéric Cossard vinifica diversi cru di Puligny-Montrachet, tra cui questo senza indicazione climatica, ma dotato di tutte le grazie di questa grande denominazione di vino bianco della Côte de Beaune, una delle più prestigiose della Borgogna. Alcuni amanti del vino considerano il Puligny-Montrachet il bianco per eccellenza; è, a dir poco, il più grande cru bianco della regione. Meravigliosa fusione di ricchezza e secchezza, ha un grande potenziale di invecchiamento. Con l'invecchiamento, i suoi aromi si orientano sempre più verso note terrose e minerali, con accenti affumicati e una magnifica affinità con il tartufo. È difficile, tuttavia, elencarne gli abbinamenti, tale è il dono di questo vino unico di armonizzarsi con tutto ciò che è buono. Ancora giovane, riservatelo a pollame pregiato e carni bianche.

Per saperne di più
Attraverso il suo lavoro interamente naturale, Frédéric Cossard dà voce ai terroir e ai vini di Borgogna, non deformati dai prodotti chimici agricoli. Avendo constatato, durante i suoi anni di attività, l'esistenza di pratiche vitivinicole dannose, l'enologo ha utilizzato questo controesempio per praticare una viticoltura pura. Così, produce annate di purezza ed eleganza senza artifici, tra le più ricercate in Borgogna. Frédéric ha lavorato come mediatore di vini per un certo periodo prima di creare la tenuta Chassorney con la sua compagna Laure nel 1996: inizialmente alcune aree di vigne a Saint-Romain, Auxey-Duresses e Savigny-lès-Beaune, e attualmente dieci ettari distribuiti tra le denominazioni Nuits-Saint-Georges, Pommard, Volnay, Borgogna Hautes Côtes de Beaune e Borgogna. Nel 2006, ha creato la sua casa di commercio di vini e acquista uve biologiche per vinificare, secondo il suo stile e le sue convinzioni, grandi annate come Meursault, Puligny-Montrachet, Chassagne-Montrachet, Pommard, Nuits-Saint-Georges, Chambolle-Musigny, Vosne-Romanée e diversi cru del Beaujolais. La pratica non si limita alla Borgogna, poiché le annate sono prodotte con uve acquistate nel Giura o in Linguadoca. Da lui, il lavoro del terreno e delle viti è svolto nel modo più naturale possibile: aratura regolare a cavallo, nessuna aggiunta di fertilizzanti chimici o diserbanti. Le viti sono curate secondo i principi della biodinamica: trattamenti omeopatici a base di oli essenziali, rame e zolfo in dosi minime. La vendemmia è interamente manuale, effettuata a piena maturazione, a fine ottobre. Rossi o bianchi, classici Borgogna o bottiglie più atipiche o meno "regionali", i millesimi di Frédéric sono vini rari e ambiti, che a volte richiedono attesa.