Pierre Blanc 2020

Scorte in esaurimento

€19,00

Italia - Sicilia

Varietà di uva: Malvasia di Candia, Falanghina

Capacità: 75 cl

Contenuto di alcol: 10.5°

2020

Sontuosamente minerale, un vino bianco splendido, secco e saporito, con una freschezza seducente.

€19,00

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X

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Girare

Salinità

Asciutto

Tannico

Teso

Profilo tecnico



Caraffa: NO
Potenziale di invecchiamento: 5-10 anni
Temperatura di servizio: 10-12°C
Vinificazione: Prodotto con pressatura diretta, questo vino viene vinificato in vasche di acciaio inox per preservare la vitalità del frutto. La tenuta, situata a 350 metri di altitudine su terreni argillosi e sassosi, beneficia principalmente di un'esposizione a sud. Le viti, di età compresa tra 6 e 30 anni a seconda dell'appezzamento, consentono una produzione artigianale di circa 14.000 bottiglie nel 2019.
Terreno: Argilloso-calcareo

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Pietre Blanc 2020,

La Vinicola di Antonio Gismondi


Ben bilanciato tra acidità e rotondità, Pietre offre soprattutto al naso e al palato, oltre a note di erbe mediterranee, fiori bianchi e frutta bianca, la freschezza del clima appenninico e del terreno argilloso. È un vino bianco equilibrato, floreale e fruttato, che si abbina bene a molti piatti. Prodotto da un blend di Malvasia di Candia e Falanghina (vigne trentenni) in parti uguali, questo vino è un'annata di 6.000 bottiglie il cui nome evoca i ciottoli della sua provincia d'origine. Ed è vero che si percepiscono decisamente i ciottoli e i minerali, e questo è molto piacevole: conferisce a questo vino un fascino ineguagliabile. La macerazione sulle bucce dura uno o due giorni a seconda dell'annata, in vasche di acciaio inox, così come l'affinamento che va dai sei ai dieci mesi. Non filtrato, senza solfiti all'imbottigliamento.

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L'azienda di Antonio Gismondi si trova a Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, in Campania. Il microclima conferisce a quest'area un'atmosfera quasi continentale: i venti umidi provenienti dal Mar Tirreno si scontrano con le prime propaggini dell'Appennino, causando condensazione nell'aria e abbassando le temperature, notevolmente più fresche e umide rispetto alla costa. Se a ciò si aggiunge il fenomeno dell'inversione termica tra il giorno e la notte, comune nel clima appenninico, la freschezza dei vini della tenuta Antonio Gismondi non ha nulla di misterioso in questo sud Italia, noto tuttavia per il suo clima molto caldo. L'azienda è a conduzione familiare: da generazioni, la famiglia Gismondi coltiva la vite e produce vino con i metodi più tradizionali e naturali, a cui si aggiungono tecniche biodinamiche. Per lungo tempo, delle quindici tonnellate di uva prodotte ogni anno, una tonnellata era riservata alla vinificazione in loco per il consumo familiare, mentre il resto andava alla cantina sociale locale. È stato l'incontro con Massimo Marchiori e Antonella di Partida Creus a spingere Antonio e sua moglie Anabel a iniziare a produrre vini naturali in casa, partendo dall'intero raccolto. Il vigneto di due ettari si trova tra i 350 e i 380 metri sul livello del mare, su terreni argillosi e sassosi, con due terzi esposti a sud. I vitigni sono Merlot, Freisa e Sangiovese per i rossi, e Falanghina e Malvasia di Candia per i bianchi.