Pinot Nero Rosso 2021

Domaine Einhart

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12.5°

Varietà di uva:

Capacità: 75 cl

Annata: 2021

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Pinot Nero Rosso 2021

Domaine Einhart


Il colore violaceo intenso di questo Pinot Nero del Domaine Einhart evoca la ciliegia nera: si tratta di un rosso vellutato e maturo, 100% Pinot Nero della tenuta, con un aroma intenso, fragrante e delicatamente fruttato. Il primo naso è esaltato da aromi di frutti neri (mora, ribes nero, ciliegia nera) con un pizzico di freschezza che si fonde con una leggera nota legnosa di vaniglia. Il secondo naso è più aperto, con aromi di arancia rossa, mandorla amara e kirsch. Al palato, i piccoli frutti sono ancora presenti, sostenuti da tannini presenti ma ben fusi, e conducono a un finale vellutato che poggia su una piacevole freschezza. Di grande persistenza e lunghezza. I Pinot Noir da cui è prodotto, invecchiato circa trent'anni, crescono sui terroir di muschelkalk (calcare conchilifero) di Dittelsberg-Albermohn e vengono raccolti a mano, quindi diraspati. La macerazione, su lieviti indigeni, dura dai dieci ai dodici giorni. L'affinamento di un anno sulle fecce fini, in demi-muids, precede l'imbottigliamento senza filtrazione. Dalla vigna alla cantina, questo vino è stato prodotto senza additivi chimici né solfiti aggiunti. Si consiglia la decantazione affinché esprima appieno tutta la sua finezza e grazia. Il formato magnum gli si addice, accentuandone la consistenza vellutata e la profondità.

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Situata nella parte settentrionale del vigneto alsaziano, orizzontalmente sopra Strasburgo, la tenuta Einhart è una proprietà familiare di dieci ettari, le cui vigne si trovano sui pendii che si ergono tra la pianura alsaziana e i monti Vosgi. Il terreno è argilloso-calcareo e ricco di fossili (muschelkalk, ovvero calcare conchilifero e calcare oolitico, e lettenkohle o calcare dolomitico). Dal 1990, Nicolas Einhart è alla guida dell'azienda, ora coadiuvato dal figlio Théo. Fedele al suo impegno con l'associazione TIFLO, di cui è co-fondatore, Nicolas dedica la sua viticoltura alla tutela del territorio e della biodiversità, vinificando senza l'aggiunta di apporti chimici, rifiutando prodotti fitosanitari nocivi e mantenendo aree di rifugio ecologico. La sua tenuta è certificata biologica dal 2011. Come Jean-Marc Dreyer [link], punta fermamente sulla macerazione delle bucce e produce vini bianchi a macerazione (vini arancioni) oltre a un Pinot Nero rosso. Vendemmie interamente manuali, diraspatura delle uve, follature leggere e pressatura delicata sono caratteristiche della tenuta, così come la vinificazione separata per ogni terroir, l'affinamento sui lieviti e l'assenza di filtrazione prima dell'imbottigliamento. I vini sono in purezza, vivaci, potenti e tonici, e trascrivono la mineralità dei bellissimi terroir delle colline pedemontane dei Vosgi.