Ciottoli rossi 2020

Patrick Bouju - Domaine La Bohème

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13.5°

Varietà di uva:

Capacità: 75 cl

Annata: 2020

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Cailloux Rouge 2020,

Patrick Bouju


Cailloux è all'altezza del suo nome: è un vino rosso selvaggio, affumicato, lungo e persistente, caratterizzato da intense note minerali: ciottolose, metalliche. Tuttavia, il frutto è presente e succoso. L'impressione generale è densa e concentrata; il vino può essere bevuto subito, ma potrà comunque invecchiare per qualche anno. Questa cuvée è prodotta da vecchie vigne di Pinot Nero su terreni basaltici, marnoso-calcarei e sabbiosi. Tre quarti del raccolto vengono diraspati, lasciando il resto a grappoli interi; le uve intere macerano per un mese in botte. Temperatura di servizio: 14-16 °C. Aprire venti minuti prima della degustazione o decantare.

Per saperne di più
Vicino a Billom, la Limagne clermontoise si erge verso est formando una zona collinare dal clima mite, dominata da rilievi vulcanici. Questa è la Toscana dell'Alvernia, così chiamata per la sua somiglianza con la provincia italiana. Questa terra di agricoltura mista di sussistenza era un tempo ricoperta di vigneti ed era il dominio preferito del Gamay d'Auvergne, un vitigno antico e robusto, all'origine di vini densi, profondi e fruttati. È qui che Patrick Bouju coltiva e vinifica, su questi pregiati terreni vulcanici e principalmente su vecchie viti. I terreni variano tra basalto, calcare, argilloso-calcareo e pozzolana. Patrick raccoglie e si prende cura dei migliori terroir del Puy-de-Dôme, spesso abbandonati, e dona loro nuova vita. Preserva anche i vitigni autoctoni, di cui coltiva una cinquantina, e lavora anche come commerciante di vini utilizzando uve biologiche acquistate. L'attuale rinascita del vigneto dell'Alvernia (un tempo il terzo più grande di Francia) deve molto a Patrick. Il fatto che gli piaccia dare una mano ai suoi amici viticoltori in Francia e altrove non fa che confermare la sua immagine di modello, di leader. Le sue collaborazioni sono celebri: con Action Bronson per la serie A la Natural, con Jason Ligas in Grecia per Sous le Végétal… Patrick pratica lunghe macerazioni e i vini riposano fino a sei mesi dopo l'imbottigliamento. Molto sensibile ai solfiti nei vini, Patrick ha scoperto che i suoi vini si comportano molto bene anche senza. Ha anche osservato che se le uve sono sane e concentrate, l'equilibrio si raggiunge da solo, indipendentemente dalle fasi successive che attraversa un'annata. I suoi vini nobili, cesellati, distinti, mai scialbi, sono immediatamente riconoscibili nel bicchiere. Sono netti, puliti, precisi, spesso caratterizzati da note floreali e da una mineralità speziata. Costituiscono inoltre una formidabile antologia dei terroir e dei vitigni antichi della Bassa Alvernia e dei suoi suoli vulcanici.